
Acquistare una casa costruita negli anni ’80 può rappresentare una grande opportunità, sia dal punto di vista economico che per quanto riguarda il potenziale di rivalutazione dell’immobile. Tuttavia, prima di procedere con l’acquisto, è fondamentale effettuare una serie di controlli approfonditi per evitare brutte sorprese e garantirsi un investimento sicuro e redditizio. In questo articolo analizzeremo cosa controllare prima di acquistare una casa degli anni ’80, con particolare attenzione agli aspetti strutturali, impiantistici, energetici e normativi, così da affrontare la trattativa con consapevolezza e tutelare i propri interessi.
Verifica della struttura e degli elementi costruttivi
Il primo aspetto da esaminare in una casa degli anni ’80 è lo stato della struttura portante e degli elementi costruttivi. In quegli anni si è assistito a una diffusione massiccia del cemento armato, ma le tecniche costruttive e la qualità dei materiali potevano variare sensibilmente da un’impresa all’altra. È quindi fondamentale incaricare un tecnico di fiducia – come un ingegnere strutturista o un architetto – per ispezionare l’edificio.

Bisogna verificare la presenza di eventuali crepe nei muri portanti, segnali di cedimenti o infiltrazioni, e lo stato del solaio e del tetto. Un controllo particolare va riservato alle fondazioni, che potrebbero aver subito movimenti o assestamenti nel corso degli anni. Anche la presenza di umidità di risalita o muffe può essere indice di problemi strutturali o di scarsa coibentazione delle pareti.
Infine, è utile informarsi se la casa sia stata oggetto di interventi di ristrutturazione o consolidamento nel tempo e richiedere la relativa documentazione. In caso contrario, potrebbero essere necessari lavori di adeguamento strutturale, con costi da considerare attentamente in fase di trattativa.
Impianti: elettrico, idraulico e riscaldamento
Gli impianti rappresentano un altro punto critico nelle case degli anni ’80. Spesso, infatti, quelli originali risultano obsoleti e non conformi alle normative attuali in materia di sicurezza ed efficienza. L’impianto elettrico, ad esempio, potrebbe non essere dotato di salvavita o presentare fili e prese non a norma, con rischi per la sicurezza degli abitanti e la necessità di una completa revisione.

L’impianto idraulico va controllato per verificare la presenza di tubazioni in piombo o materiali ormai superati, che possono causare perdite o problemi di qualità dell’acqua. Anche i sanitari e le rubinetterie potrebbero essere datati e richiedere una sostituzione.
Per quanto riguarda il riscaldamento, molte case degli anni ’80 sono dotate di caldaie a gas tradizionali o sistemi centralizzati poco efficienti. È importante verificare lo stato di manutenzione della caldaia, la presenza della certificazione di conformità e valutare eventuali interventi di ammodernamento, come l’installazione di una caldaia a condensazione o di sistemi a basso consumo energetico.
Efficienza energetica e isolamento termico
Un altro elemento chiave da considerare è l’efficienza energetica dell’edificio. Le case costruite negli anni ’80 spesso presentano un isolamento termico insufficiente, con conseguenti dispersioni di calore e costi elevati per il riscaldamento e il raffrescamento. È quindi importante verificare lo stato degli infissi (finestre e porte), la presenza di doppi vetri e la qualità dei materiali isolanti utilizzati per pareti e tetto.

Un’analisi energetica dell’immobile, effettuata da un tecnico abilitato, può fornire una stima precisa dei consumi e degli interventi necessari per migliorare la classe energetica della casa. In molti casi, la sostituzione degli infissi, l’installazione di pannelli isolanti o la realizzazione di un cappotto termico possono garantire un notevole risparmio economico nel tempo e aumentare il valore dell’immobile.
Non va dimenticato che una casa con una buona efficienza energetica è più appetibile sul mercato e può beneficiare di agevolazioni fiscali e incentivi previsti dalle normative vigenti, come il Superbonus o l’Ecobonus.
Verifiche burocratiche e conformità urbanistica
Oltre agli aspetti tecnici, è fondamentale controllare la regolarità urbanistica e catastale della casa. Occorre accertarsi che l’immobile sia in regola con le concessioni edilizie, che non vi siano abusi o difformità rispetto ai progetti depositati in Comune, e che tutte le modifiche effettuate negli anni siano state debitamente autorizzate.

Un controllo presso il Catasto permette di verificare la corrispondenza tra lo stato di fatto e la planimetria depositata, evitando problemi in fase di rogito o successivi contenziosi. È altresì importante richiedere il certificato di agibilità, che attesta la conformità dell’immobile alle normative igienico-sanitarie e di sicurezza.
Infine, è consigliabile verificare l’assenza di ipoteche, pendenze o vincoli sull’immobile, richiedendo una visura ipotecaria aggiornata. Solo dopo aver effettuato tutti questi controlli sarà possibile procedere con l’acquisto in modo sereno e consapevole, tutelando il proprio investimento e ponendo solide basi per una futura valorizzazione della casa.